Mudita
- Il Patio delle Parole

- Jul 15
- 3 min read
Conosciamo Mudita: gioia autentica che nasce dal cuore
Mudita è una parola sanscrita che racchiude un concetto meraviglioso e potente: la capacità di gioire sinceramente del bene e del successo degli altri. È un’energia empatica e compartecipe che ci permette di provare una felicità autentica quando vediamo qualcuno raggiungere i propri obiettivi, riconoscendo e valorizzando le sue qualità e azioni. E non solo: desideriamo che questa felicità si amplifichi e cresca nel tempo, alimentando così un circolo virtuoso di bene.
Mudita si oppone a sentimenti meno nobili come l’invidia o la soddisfazione nel vedere gli altri fallire. È un livello più autentico, più elevato, che nasce da un cuore buono e generoso. È quella parte di noi che sa riconoscere la bellezza negli altri senza competizione e che si apre alla vera solidarietà umana.
Questa virtù è una delle quattro principali “dimore divine” del buddismo, chiamate anche i “quattro incommensurabili”: amore/benevolenza, compassione, equanimità e appunto Mudita. Sono chiamate “incommensurabili” perché rappresentano qualità infinite, risorse illimitate che possiamo coltivare e condividere senza mai esaurirle.

Significato della parola incommisurabile
“Che non può essere misurato, perché infinitamente grande, tanto grande, immenso, smisurato” (Dizionario Treccani).
La gioia è qualcosa di grande, di smisurato, un dono infinito per tutti noi. Come diceva Siddharta Gautama, il Buddha, la gioia non è una risorsa riservata a pochi fortunati, ma un’energia che appartiene a tutti, disponibile in abbondanza e pronta a essere condivisa.
La gioia si esaurisce?

La gioia non si esaurisce mai: quando qualcun altro è felice, non diminuisce la nostra gioia, anzi. Non è pertanto una emozione da contendere ma da condividere e si moltiplica quando la condividiamo. Diventa una gioia sacra che ci eleva spiritualmente. È disponibile per tutti, proprio perché è infinita: possiamo viverla, condividerla e diffonderla.
Mudita: parola in sanscrito
Il sanscrito è una lingua indoeuropea antica, estremamente complessa, ricca e molto potente dal punto di vista vibrazionale. Ci insegna che le parole hanno vibrazioni che influenzano il nostro corpo, la nostra mente e il nostro cuore. Chi pratica i mantra in sanscrito sa che hanno l’effetto di rasserenarci.
Possiamo ripetere dentro di noi o ad alta voce “Mudita, Mudita, Mudita” più volte, per tutto il tempo che lo desideriamo e poi fermarci ad ascoltarne l’effetto nel corpo, nella mente, e nel cuore.
Perché praticare Mudita?
Ricordiamo le parole di Patañjali:
“la mente si dispone favorevolmente e si rasserena coltivando mudita”
In un momento storico come il nostro, in cui siamo più di otto miliardi di persone, è fondamentale imparare a gioire per le vittorie degli altri, a condividere le loro gioie e a coltivare questa energia positiva. Come suggerisce il Dalai Lama, se riusciamo a provare piacere per le gioie di miliardi di persone, anziché limitarci al nostro piccolo mondo, avremo molte più possibilità di essere felici.
Possiamo frequentare persone gioiose, applaudire i successi degli altri, condividere le nostre gioie e gioire sinceramente per quelle degli altri. È una pratica quotidiana, un gesto di amore e di apertura che ci permette di crescere spiritualmente e di contribuire a creare una nuova umanità.
Ora è il momento di praticare Mudita, di aprire il cuore e di lasciar fluire questa energia infinita.
Alla fine, la vera felicità nasce da un cuore generoso e dalla capacità di gioire con gli altri.

È questa la nostra missione: gioire e diffondere la autentica gioia.





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